Siamo un gruppo di circa 30 associazioni culturali senza scopo di lucro, nato nel 1980 su sollecitazione dell’allora Assessore alla Cultura di Vittorio Veneto Antonio Della Libera.
Siamo appassionati di archeologia, arte, astronomia, botanica, cinema, ecologia, filatelia, musica, numismatica, storia, teatro, yoga; difensori dei diritti umani, interessati alla salvaguardia dell’ambiente…

Le nostre Associazioni si sono unite nella Consulta per sostenersi, aiutarsi, collaborare, coordinarsi e pubblicizzare le varie attività, ma anche per stimolare l’Ente Pubblico nell’attuazione e promozione di manifestazioni culturali.

In questi trent’anni di vita abbiamo lavorato per creare occasioni di formazione culturale, umana e sociale per noi e i nostri concittadini: è stata una storia articolata e complessa, a volte entusiasmante, a volte difficile e faticosa.

La Consulta è un’associazione libera, non legata ad enti e istituzioni. Per noi, per i nostri gruppi, è fondamentale avere la possibilità di esprimere senza condizionamenti le nostre idee, le nostre critiche e le nostre proposte. Malgrado tutte le difficoltà e gli ostacoli, malgrado la nostra società sembri basarsi sempre più sull’apparenza, il potere e il denaro, continuiamo a credere nella necessità della solidarietà e dei rapporti interpersonali, dell’incontro e del confronto, anche con chi ha idee, storia e tradizioni diverse
dalle nostre.

Che cosa ha realizzato la Consulta
Dal 1999 la Consulta, assieme al Coordinamento del Volontariato, gestisce il Parco e gli spazi agibili di Casa Fenderl.

Nello stesso anno ha promosso la nascita dell’Associazione Palafenderl (un altro gruppo di associazioni culturali, sociali e sportive) che ha dotato l’area di una tensostruttura quale supporto logistico per le manifestazioni all’aperto.

Dal 1999 ad oggi, ogni anno, nel Centro Culturale si realizzano centinaia di attività e manifestazioni che vedono la partecipazione di decine di migliaia di persone.

Tra le manifestazioni ricordiamo le moltissime attività di formazione culturale, feste e vetrine delle associazioni, gare nazionali di cross podistico e di ciclocross, esercitazioni ippiche, eventi teatrali e cinematografici; ovvero una miriade di attività che contribuiscono in modo significativo ad arricchire il tessuto culturale della città.

Nel solo 2007, nelle due salette al piano terra si sono realizzati oltre 300 incontri con circa 20.000 presenze, che hanno coinvolto circa 50 Associazioni e 800 famiglie.

L’apertura dei nuovi spazi della Casa delle Associazioni ci permetterà di ampliare e sviluppare le attività, facendo così diventare il Centro Culturale Parco Fenderl il cuore pulsante della vita culturale cittadina.

 

Breve Storia Dell’Associazione

1ª Fase: 1978 – 1984
Alla fine degli anni ’70, Vittorio Veneto è teatro di vivissimi fermenti culturali. Fucina in cui si sviluppano e trovano forme organizzate è la Biblioteca Civica, diretta dal dott. Vittorino Pianca, nella nuova sede di Parco Papadopoli.

Grazie alla promozione culturale della Biblioteca e dell’allora Assessore alla Cultura Antonio Della Libera nascono varie Associazioni: teatrali, storico-archeologiche, cinematografiche, sulle arti visive, ecc.

Per dare maggior impulso e coordinamento alle attività l’Assessorato alla Cultura propone allora di dar vita alla Consulta dell’Associazionismo Culturale Vittoriese, un organismo formato dai rappresentanti delle associazioni culturali attive sul territorio cittadino.

In questa prima fase, che dura fino al 1984, la Consulta non riesce però ad essere del tutto operativa e produce sostanzialmente solo un foglio bimensile, ” la Locandina”, in cui si illustrano le manifestazioni promosse dalle associazioni; tale esperienza è di
breve durata.

Questa primo tentativo di far vivere la Consulta finisce quando, all’inizio degli anni Ottanta, tenta di darsi statuto e obiettivi più impegnativi.

 

2ª Fase 1988 – 1995.
E’ un altro Assessore alla Cultura, la Signora Francesca Botteon Steccanella, che, anche su sollecitazione di alcune Associazioni, propone, dopo qualche anno, di ridare vita alla Consulta. I Presidenti delle Associazioni Culturali vengono riuniti, e viene adottato un nuovo Statuto in cui la Consulta non è più un organismo solamente consultivo e di coordinamento, ma si dà anche il compito di “promuovere e favorire” le attività culturali.

Il primo direttivo (segretario Roberto Salvi, consiglieri Gianfranco Da Re, Giuliano Della Libera, Carlo De Poi, Giovanni Fioretti), oltre a denunciare la carenza di spazi per far cultura in città, vara nel 1989 una prima manifestazione unitaria a Palazzo Piazzoni, alla quale tutte le associazioni culturali danno il proprio contributo animando una serata o un pomeriggio e/o mettendo in mostra i documenti della propria attività.

Nel 1990, il nuovo direttivo, guidato da Giovanni Fioretti, si scontra con il nuovo Assessore alla Cultura Renzo Carniel, su una questione di contributi promessi e non assegnati. A causa dell’impossibilità di dialogo con l’Assessorato e del mancato riconoscimento del valore e del senso civico della Consulta, Giovanni Fioretti dà le dimissioni. A sostenere la Consulta c’è però l’editore Dario De Bastiani, con il quale nascerà una fruttuosa e lunga collaborazione, che dà il massimo rilievo all’avvenimento sul suo “Quindicinale”.

Questo scontro, duro ma corretto, crea un rapporto nuovo e produttivo con il sindaco Mario Botteon dando contemporaneamente forza al, nuovo direttivo (segretario Carlo De Poi, consiglieri Gianfranco Da Re, Giuliano Della Libera, Antonio Salvador, Amabile Peruch).
I risultati si vedono subito: la Consulta ottiene una finalmente una sede, anche se piccola, a Ceneda in Piazza Giovanni Paolo I.

Nel 1992, anche grazie alla collaborazione con il Comitato per i festeggiamenti di Sant’Augusta, nascono i “Notturni”, una straordinaria serie di manifestazioni estive teatrali, musicali, cinematografiche, artistiche, in cui le Associazioni, oltre ad organizzare molteplici attività, sviluppano progetti interdisciplinari.

Con i “Notturni” inizia anche la “riscoperta e la valorizzazione” di spazi significativi, spesso dimenticati, di Vittorio Veneto, da Parco Papadopoli, al cortile di Palazzo Minucci e di altre ville cinquecentesche di Serravalle, per la prima volta aperti al pubblico.

E’ un grande successo di pubblico, che crea entusiasmo fra le Associazioni e in Città.
Ma, nell’autunno, arriva la doccia fredda: il teatro Verdi e il Rossini vengono chiusi, riducendo ulteriormente gli spazi per manifestazioni già limitati.

La Consulta reagisce dando vita a un “Comitato per il Teatro”, vivamente sostenuto da “Il Quindicinale”, che raccoglie in pochi mesi tremila adesioni per la costruzione di una nuova sala polivalente e organizza una grossa manifestazione popolare, con cortei che partono dai due teatri, e riunisce duemila persone in Piazza del Popolo nel pomeriggio del 25 aprile 1993.

E’ proprio durante una delle riunioni del Comitato che l’editore Dario De Bastiani propone l’Area Fenderl come sito ideale: la vede dalla finestra del suo studio, uno splendido polmone verde quasi abbandonato. Nasce un progetto. Pochi mesi dopo è la
Fondazione Fenderl, proprietaria dell’Area, a farsi viva e a manifestare la propria disponibilità a prendere in considerazione la cessione dell’area al comune per evitare speculazioni edilizie.

Quasi contemporaneamente il Direttivo viene a conoscenza dell’interesse del Coordinamento delle Associazioni del Volontariato sulla stessa area e propone di unire i progetti e le forze. L’unione fa la forza! Anche in questo caso il Sindaco e
l’Amministrazione Comunale si dimostrano favorevoli al progetto comune e nel 1995, poco prima della scadenza del mandato, danno il via al lungo iter che porterà prima a un contratto di affitto trentennale in cambio di lavori (le sale attualmente a
disposizione delle associazioni culturali a piano terra), poi all’acquisizione dell’area e ai successivi stralci di lavori.

Nel 1993 viene eletto il nuovo Direttivo guidato da Gianfranco Da Re, che condividendo pienamente l’entusiasmo del precedente Presidente, continua il lavoro per la realizzazione di nuove e fortunatissime Edizioni dei Notturni e per la prosecuzione del Progetto della Sala Polivalente che nel frattempo si amplierà e articolerà in un Progetto di Centro Culturale e di Parco Urbano Attrezzato.

 

3ª Fase: 1995
Mano a mano che il Progetto Fenderl prende forma e che il bilancio economico e culturale dei “Notturni” diventa complesso, ci si rende conto che la Consulta ha di fatto cambiato le proprie finalità e che serve un nuovo Statuto che ne prenda atto e che si proietti verso il futuro. Nel giugno 1995 la Consulta diventa un’Associazione di Associazioni e mette tra i propri fini anche la gestione di strutture culturali. Il primo presidente è Gianfranco Da Re, vice-presidente Carlo De Poi.

Anche la nuova Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Antonio Della Libera, sposa appieno il Progetto sull’Area Fenderl e le attività della Consulta. E’ il periodo in cui le Associazioni partecipano in massa alle sedute del Consiglio Comunale nelle quali si discutono le tappe che porteranno alla firma del contratto d’acquisto dell’Area ed alla Convenzione di affidamento alla Consulta e al Coordinamento del Volontariato della Sinistra Piave della gestione della casa e dell’area per quindici anni.

Nello stesso periodo l’Amministrazione Comunale approva la Variante Urbanistica in cui si modifica la destinazione d’uso dell’Area Fenderl. Contemporaneamente si susseguono le edizioni del Notturni (1995, 1996 e 1997) che continuano a richiamare pubblico ed
eventi di grande interesse. Continua anche la “scoperta” di cortili e luoghi adatti a manifestazioni culturali, come Palazzo Cittolini e Palazzo Lapasini, o il cortile del Liceo Marcantonio Flaminio. Dopo aver contribuito al decollo del “Cinema d’estate”, i “Notturni” propongono, fra l’altro, il “Jazz in ostaria”, i “Burattini senza confini” e i “Teatri Frontiera”.

Negli stessi anni vengono promosse anche una serie di manifestazioni per far conoscere l’area Fenderl, come le “Feste di Primavera”. Terminato il primo stralcio di lavori, nel 1998, quello previsto in cambio dell’affitto trentennale dell’Area, sono pronte due
stanze che si possono utilizzare per riunioni e attività. La Consulta vi trasferisce la propria sede e la arreda.

Nel giugno 1999 l’Amministrazione Comunale, al termine del suo mandato, approva il Piano Particolareggiato dell’Area Fenderl, strumento urbanistico fondamentale per gli sviluppi futuri, in cui vengono definiti gli indirizzi sociali e politico culturali dell’ Area Fenderl che diventerà “…un grande Parco Urbano attrezzato dotato di un Centro sociale, culturale, ricreativo, turistico e sportivo…” dotato di “…un grande teatro all’aperto, una sala polivalente e multimediale, sedi di associazioni, spazi per manifestazioni e giochi all’aperto, spazi ludoteca per la prima e primissima infanzia, laboratori di avviamento al lavoro e una comunità alloggio per disabili, un ostello, un piccolo ristorante, uno spazio all’aperto per pic nic e una zona attrezzata per campeggio di gruppi organizzati”…

La scommessa… è quella di sfruttare al massimo le sinergie possibili fra realtà differenti tentando di costruire rapporti importanti di lavoro e progettazione comune tra cultura sport e handicap… uno dei possibili modi per andare verso una società futura più “giusta” e “a misura d’uomo”…” (dalla Presentazione del Sindaco Prof. Antonio Della Libera al Piano Attuativo sull’Area Fenderl).

E’ un grande risultato per la Consulta ed il Coordinamento: le Associazioni sono riuscite ad elaborare un progetto, a farne partecipe l’Amministrazione Comunale, e a far avviare i primi passi per la realizzazione. Appena acquisita l’Area, l’Amministrazione Comunale approva un piano di lavori urgenti di sistemazione e messa in sicurezza
dell’immobile (II stralcio).

Nel 1999 l’amministrazione cambia: sindaco viene eletto Giancarlo Scottà. Con il nuovo Assessore alla Cultura On. Meo Zilio i rapporti sono buoni, anche per la conoscenza e la stima che l’Assessore ha della Consulta. Già nel 1999 viene deciso il finanziamento del III Stralcio dei lavori che porterà alla realizzazione del Centro di Avviamento al Lavoro per Persone Disabili e per l’estate viene concordato il programma dei Notturni 2000.
Ma nella tarda primavera 2000 l’Assessore Meo Zilio si dimette e l’Amministrazione comunica un drastico taglio alla cifra inizialmente concordata. La Consulta decide di sospendere, e sarà una sospensione definitiva, i Notturni.

Per dotare l’Area Fenderl di una struttura provvisoria in grado di accogliere manifestazioni La Consulta, insieme al Coordinamento, aveva nel frattempo promosso la nascita dell’Associazione Palafenderl, un insieme di Associazioni Culturali,
Sociali, Sportive e Ricreative che aveva acquistato una tensostruttura di mt.15×60 , il “Palafenderl” appunto.  Parte di tale struttura è tutt’ora posizionata nel Parco Fenderl.

Nel 2002 iniziano i lavori del III stralcio che si concludono nel febbraio 2003: da quella data si insedia in Casa Fenderl il Centro di Avviamento al Lavoro per Disabili gestito dalla Coop. Fenderl che ospita, in attività diurne, quasi 20 ragazzi.

Nel 2001 intanto scade il secondo mandato come presidente di Da Re. Nuovo presidente viene eletto Massimo De Nardi. E’ in questo periodo che la collaborazione fra Consulta Coordinamento e Amministrazione Comunale porta alla realizzazione di una
anello ciclo pedonale all’interno dell’area ed alla sistemazione e a nuove piantumazioni nel Parco, intervento che è finanziato per buona parte dalla Regione Veneto.

Nel 2004 la Consulta progetta la realizzazione di un teatro all’aperto da 600 posti per cui viene presentata richiesta di finanziamento alla Provincia di Treviso. Tale richiesta non viene però accolta e il progetto è attualmente sospeso.

Nel 2004 viene nuovamente eletto alla presidenza Gianfranco Da Re, nella primavera 2005 nasce una nuova manifestazione: “Le Feste di Primavera”. Per tre mesi si alternano manifestazioni di ogni genere: teatrale, musicali, storico archeologiche,
naturalistiche, astronomiche, cinematografiche, di arti visive. Una ulteriore dimostrazione della ricchezza, malgrado le tante difficoltà, dell’Associazionismo Cittadino.

Nel 2007 il Nuovo Consiglio Direttivo nomina come Presidente della consulta Guglielmo Scarabel, Vice Presidente Stefano Dal Moro e in qualità di segretario Gianfranco Da Re attualmente ancora in carica.